di Maurizio Guaitoli

Luca-Erri-deLe parole, sono armi improprie?

Diceva il Saggio: "Ne ferisce più la Lingua che la Spada".

Paradossalmente, infatti, le ferite della prima si possono rimarginare. Quelle della seconda, invece, possono continuare a mostrare le loro piaghe anche per tutta l'esistenza di una vita.

L'onore ferito, ad esempio, è una di quelle sezioni acute sulle quali, molto spesso, il tessuto curativo dell'oblio nel tempo non si stratifica mai.

Ma veniamo al dunque.

Erri De Luca mandato assolto. Il fatto non sussiste: niente reato di opinione da parte sua. Bene. E qui, è un po' come i veleni: occorre controllare attentamente le istruzioni per l'uso.

Cioè: è davvero proprio lecito dire e scrivere tutto quello che ci passa per la testa, trincerandoci dietro la Libertà di opinione costituzionalmente garantita?

Ancora: che cosa direbbe lo stesso De Luca se qualcuno facesse valere la reciproca nei suoi confronti, sentendosi libero di incitare e istigare coloro che non lo hanno in simpatia a sabotarne l'autovettura e i di lui beni, in generale?

Le motivazioni ideologiche si trovano rapidamente, a copertura!

Aggiungo, quindi, che s'io dicessi pubblicamente a mezzo stampa(essendo anche un giornalista): "Hitler aveva ragione a sterminare gli ebrei. Bisognerebbe riaprire i forni crematori!", secondo gli ipergarantisti io potrei girare libero come il vento. Io non so quanti anni abbia ognuno dei miei eventuali lettori, ma i miei li conosco benissimo.

Sicché, mi ricordo lucidamente come iniziarono gli anni di piombo. Con inviti e proclami alla violenza contro beni pubblici e tutti quelli che li tutelavano… Mi dispiacerebbe veder ricominciare le cose sempre daccapo…

Ricordate i "Cattivi Maestri"? Sarebbe istruttivo che un po' tutti andassero a rileggersi quegli scritti. Sarà utile e divertente (si fa per dire..).

Altro esempio.

Posso considerare legittimo un mio incitamento pubblico allo sciopero fiscale di massa, proponendomi l'obiettivo di affamare uno Stato che brilla per disservizi, pastoie burocratiche che rallentano gravemente lo sviluppo, etc., etc.? Non sarebbero questi fatti oggettivi fondati sui dati di fatto a legittimarmi nell'azione?

Chiaro che il mio obiettivo di fondo sarebbe quello di evocare una crisi finanziaria epocale, dato che se lo sciopero fiscale venisse attuato a oltranza da milioni di Partite Iva, lo Stato non potrebbe che finanziare il suo fabbisogno immediato chiedendo a Francoforte di autorizzarlo a stampare più cartamoneta. Con il rischio di gravissime reazioni a catena: un Paese forte come la Germania potrebbe decidere, ad es., di uscire (anche solo temporaneamente) dall'euro, per immunizzarsi dal contagio finanziario italiano. Quindi, in definitiva, c'è da aspettarsi che la Guardia di Finanza proceda per mettermi democraticamente le manette. Questo perché, dal punto di vista della tutela dello Stato, la mia sarebbe una azione molto, ma molto più grave della propaganda anti-tav da parte di Erri de Luca…

"Ma che bella Democrazia, che si fugge tuttavia…", direi con il poeta.

Quindi, a proposito di Erri De Luca.

Ma, la Storia, insegna mai qualcosa a qualcuno?

A me sì. Dunque, riepiloghiamo.

Nel 1968 ero studente di Architettura e nel 1977 di Matematica e, poi, di Fisica. Quindi, ho assistito alla nascita delle Br, dei lottacontinuisti e, poi, negli Anni di Piombo, alla follia distruttrice di Autonomia. Bene: tutti questi violenti sono la "realizzazione" fisica della ideologia rivoluzionaria che ispirava gli scritti di coloro che, dalle loro cattedre di "Cattivi Maestri", istigavano all'odio politico e alla violenza. Molto vicini, quindi, al meccanismo che ha mosso gli inviti pubblici di Erri a sabotare legittimamente la Tav. Penso di non essere il solo ad avere in mano un minimo di documentazione, per potere ragionevolmente affermare che il nazifascismo nacque dalle teste di due soggetti che invitavano – guarda caso… – all'odio politico e razziale, esaltando la violenza.

Qual è, quindi, il centro del problema?

Che da quelle parole, da quegli scritti sono nati movimenti, milizie, bande di assassini che quelle parole hanno seguito e portato fino alle estreme conseguenze.

Davvero non è un problema se i terroristi di casa nostra hanno fatto “solo” qualche migliaio di morti ammazzati, confronto a quegli altri che hanno sacrificato 55milioni di esseri umani?

Portiamo fino in fondo le ragioni della legittimazione che ha salvato Erri: per contrastare i simpatizzanti che rispondono alle incitazioni del "maestro" De Luca alla violenza, altri estremisti di tendenza opposta si potrebbero sentire liberi di rendere ai primi pan per focaccia, che so, scatenando contro i "No-Global" deluchiani una milizia fascistoide e a loro volta facendo ricorso a un linguaggio e a scritti altrettanto violenti e intolleranti, benché… coltissimi e, alla luce della sentenza, perfettamente legittimi!

Quindi, il problema centrale non è il ridicolo reato d'opinione di fascistissima memoria, bensì quello di sapere che cosa c'entra la riconquistata libertà di opinione, tutelata dalla Costituzione del 1948, con scritti che istigano alla violenza e all'odio, anche se fintamente contro lo Stato (in realtà, a rimetterci è un'intera collettività!).

Questa cosa, sinceramente, vorrei che ci fosse qualcuno a chiarirmela come si deve.

Anche, che so, lo stesso Erri De Luca, di cui in passato ho recensito alcuni saggi.

E fatemi capire bene, per terminare con leggerezza, se va tutelata la libertà di espressione dei così detti writers che condannano esteticamente le città a orrori lineari, scrivendo sui muri di edifici privati e pubblici scritte e immagini di ogni tipo, che fanno violenza al buon gusto e all'arte vera.

Alcuni, come l'idiota che si è firmato con la "A" di Anarchia lo ha fatto per… "dare lavoro al compagno imbianchino", mascherando un illecito(amministrativo, certo…) con un finto impegno politico.

Invece, il 99% delle scritte sui muri è un puro parto di anfetamine e di frasi prive di qualsiasi interesse, che non sia quello del gusto della volgarità e della futilità di sporcare abusivamente ciò che con sacrificio veniva mantenuto pulito.

Non crediate: tutto si tiene, a documentare il disfacimento di una società senza più valori("relativista pura" direbbe Ratzinger…) come la nostra.