a cura di Grazia Rutoli*

Lo scorso 17 marzo, si è tenuta una riunione sindacale, finalmente a tavoli riunificati, sul tema della riorganizzazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Il Prefetto Stefano Gambacurta, direttore dell’Ufficio per l’amministrazione generale del citato Dipartimento, ha illustrato brevemente un documento inerente i criteri e le principali linee direttive dello schema di riassetto, che dovrebbe definirsi entro il mese di aprile del 2018, soffermandosi in particolare sulla prima fase del progetto, relativa alla riorganizzazione dell’Ufficio centrale ispettivo, della Direzione centrale polizia di prevenzione e della Direzione centrale anticrimine nonché alla modifica della Direzione centrale risorse umane.

Lo schema proposto prende le mosse dalla necessità di semplificare la struttura del Dipartimento eliminandone gli squilibri e le duplicazioni allo scopo di innalzarne il livello di efficienza e la capacità di risposta alle esigenze del territorio.

A tal fine è stato elaborato un modello imperniato sulle “missioni” fondamentali assegnate al Dipartimento dalla legge n.121/81, nel cui ambito le posizioni di pertinenza dei dirigenti prefettizi andranno concentrate negli uffici di diretto supporto al vertice e nelle strutture deputate alla attuazione della politica della pubblica sicurezza e al coordinamento interforze.

AP ha manifestato condivisione di massima in ordine ai suddetti criteri generali.

Essi corrispondono infatti alle esigenze di snellimento ed efficientamento già rappresentate da AP in precedenti occasioni e, anzi, il prospettato riassetto potrebbe costituire finalmente l’occasione per invertire quel processo di progressiva “marginalizzazione” della presenza e del ruolo dei prefettizi nell’ambito del Dipartimento di P.S., più volte da noi segnalato e contestato.

Il successivo 30 marzo, l’On.le Ministro Marco Minniti ha incontrato tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del personale dell’Amministrazione civile dell’interno, per un primo riscontro sulle questioni poste alla sua attenzione nel corso della precedente riunione del 16 dicembre 2016.

Per quanto concerne il personale contrattualizzato – le cui problematiche in parte coincidono (e in parte incidono fortemente) su quelle più specifiche della carriera prefettizia – è stato annunciato un piano straordinario per affrontare, seppure parzialmente, la grave situazione di carenza di organico.

In particolare, si procederà all’assunzione di 250 unità di personale a vantaggio delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale, nonché di 35 funzionari contabili che saranno per la maggior parte assegnati alle prefetture-UUttG.

Forte risalto è stato dato all’annosa questione del personale di P.S. che svolga compiti amministrativi e alle connesse criticità, come pure al problema della stabilizzazione dei “precari”, solo in parte realizzata.

Si è fatto cenno, altresì, ad alcune criticità inerenti il nuovo sistema di valutazione del personale.

Con riferimento ai temi di specifico interesse della carriera prefettizia, l’Amministrazione ha dato conto delle principali azioni poste in essere e dei risultati raggiunti.

Riguardo:

  • il processo di riorganizzazione delle strutture centrali e periferiche del Ministero, è stato approvato in Senato l’emendamento che differisce al 30 dicembre 2018 il termine per l’adozione del regolamento di organizzazione connesso al complessivo processo di razionalizzazione e contenimento della spesa pubblica di cui alla legge n.135/2012; è stata annunciata, inoltre, la prossima definizione, ad opera di un gruppo di lavoro ad hoc, di una ipotesi di riforma del d.lgs 139/2000 che sarà poi sottoposta al contributo delle OO.SS.;
  • la grave carenza di dirigenti prefettizi, sono stati “assorbiti” i 41 idonei dell’ultimo concorso per Consigliere di prefettura, il cui corso di formazione ha avuto inizio il 27 marzo u.s.; è stata acquisita, altresì, l’autorizzazione a bandire un nuovo concorso per 50 posti di Consigliere di Prefettura; nelle more, si spera di riuscire a far approvare la tanto auspicata riduzione della durata del corso di formazione iniziale;
  • le promozioni a Viceprefetto, sono state deliberate in data 14 marzo u.s. le promozioni di 23 dirigenti, con decorrenza 1 gennaio 2016, mentre in data 23 marzo u.s. è stato dato formale avvio alla procedura per la promozione di ulteriori 33 dirigenti con decorrenza 1 gennaio c.a..

Nel suo intervento, il Presidente di AP ha innanzitutto espresso al Ministro vivo apprezzamento per la concretezza dell’impegno finora dimostrato.

Ha quindi condiviso le preoccupazioni riferite alla grave carenza di personale, di ogni qualifica, soprattutto sul territorio, evidenziando la necessità di rivedere nel complesso il vigente sistema mobilità del personale della carriera prefettizia e, nel senso della flessibilità, la struttura organizzativa, attribuendo la necessaria autonomia ai vertici dei singoli uffici.

Con riferimento alle problematiche connesse alle più recente depenalizzazione(d.lgs n. 8/2016), la quale ha comportato un ulteriore aggravio di procedimenti per le prefetture “a risorse invariate”, ha nuovamente ribadito l’esigenza di una disciplina transitoria che sancisca espressamente – come avvenuto per gli “assegni a vuoto” – l'esclusione di ogni forma di responsabilità contabile per i casi di prescrizione del diritto alla riscossione delle somme dovute a titolo di sanzione amministrativa riferiti agli arretrati provenienti dagli uffici giudiziari.

In ordine alle specifiche criticità riferite al sistema di accoglienza dei migranti, ha chiesto altresì la convocazione di una apposita riunione, data la delicatezza e la complessità della materia che sta vedendo tutte le componenti dell’Amministrazione strenuamente impegnate su molteplici fronti.

Un accenno, infine, al moltiplicarsi di mutevoli adempimenti di complessa applicazione, quanto talvolta di dubbia utilità se non persino di “insolente” impostazione(v., per esempio, contratti, accesso civico generalizzato, ecc.).

In conclusione dell’incontro, il Ministro ha assicurato il massimo impegno dell’Amministrazione su tutte le questioni evidenziate.

Queste formeranno oggetto di un progetto complessivo organico che verrà elaborato, presumibilmente nell’arco di un mese/un mese e mezzo, anche tenendo conto delle istanze e delle proposte formulate dalle OO.SS..

Su tale piattaforma di lavoro proseguirà un’attività di confronto permanente con la parte sindacale.

*dirigente di AP-Associazione Prefettizi