con allegato comunicato-stampa sulla “accoglienza migranti”

 

“Onorevole Signor Ministro,

nelle trascorse, apprezzate occasioni di incontro con la S.V., era stata tra l’altro evidenziata l’esigenza che, per indubbia complessità e prevedibile impatto, le novità legislative in tema di sicurezza urbana fossero presto seguite da indicazioni attuative.

Ovvero, ciò che è poi in effetti avvenuto e di cui Le va dato doverosamente atto.

Sono infatti da poco state diramate ai prefetti e ai questori direttive a Sua firma riguardo, appunto, il decreto-legge n. 14/2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 48/2017.

La puntuale attenzione da Lei dimostrata verso le proposte di approfondimento e costruttivo confronto, fa allora ben sperare che possa trovare presto accoglimento pure quella – parimenti suggerita da questa AP già nelle medesime, cennate circostanze di incontro – di uno specifico momento di diretta interlocuzione sulla questione “migranti”, che vede i competenti uffici del Ministero e le prefetture sempre maggiormente esposti in prima linea.

Permetta, in proposito, di unire un comunicato-stampa di appena qualche giorno fa, ripreso da autorevoli mass media.

Altro auspicato motivo di condivisa riflessione, le recenti disposizioni in tema di sicurezza nelle manifestazioni pubbliche.

Nell’attesa di cortese riscontro, voglia intanto gradire sentiti, deferenti saluti.

Roma, 20 luglio 2017

Il Presidente di AP-Associazione Prefettizi
(Antonio Corona)”

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Allegato

Comunicato-stampa di AP-Associazione Prefettizi
su “accoglienza migranti”, richiamato nella lettera

“Semplicemente… stupefacenti!

Non altrimenti appaiono definibili, a proposito di accoglienza dei migranti, le dichiarazioni rese dal Presidente dell’ANCI, Antonio De Caro, a Repubblica(“Decaro: I Prefetti sbagliano a scavalcare noi sindaci”, 17 luglio 2017).

Secondo il quale, ‘I Comuni accolgono. Ma c’è qualcuno che sta facendo saltare il banco rinunciando a una programmazione al contrario doverosa.’ (ovvero) ‘Le Prefetture’.

Le quali, a suo dire, stando a quanto riportato dal suddetto quotidiano, invece di assegnare i migranti sempre agli stessi Comuni, dovrebbero ‘(…) rivolgersi per primi ai Comuni che non accolgono. E non a quelli che già sopportano un carico. (…)’.

Insomma, adesso la responsabilità dei disagi sofferti dai territori in conseguenza dei continui arrivi, sarebbe delle… Prefetture(!).

E non, invece, degli innumerevoli Comuni cui i Prefetti, sin da subito, si sono ripetutamente e accoratamente rivolti per una accoglienza diffusa, proporzionata e sostenibile, incassando nel migliore dei casi nessuna risposta se non direttamente dei secchi no!

In realtà, a fronte di una conclamata inadeguatezza dello S.P.R.A.R.(Sistema Accoglienza Richiedenti Asilo e Rifugiati), i Prefetti si stanno producendo a dir poco in autentici salti mortali per fare fronte a un fenomeno dalle dimensioni epocali e, loro malgrado, sono spessissimo costretti a sistemare i migranti dove si riescono a trovare sempre nuove strutture.

I Prefetti per primi sono per una gestione condivisa con i Sindaci, in grandissima parte però dimostratisi indisponibili a qualsiasi ipotesi di coinvolgimento.

Milano, Bologna, Bari, citate dal Presidente De Caro, a altre ancora, con le quali non a caso la collaborazione in atto è intensa e proficua, per quanto situazioni importantissime, lodevoli, straordinarie ed encomiabili, non costituiscono tuttavia la norma.

Lo si dice con tutto il dovuto rispetto.

Con siffatte dichiarazioni, il Presidente dell’ANCI dimostra una perlomeno opinabile conoscenza di cosa stia accadendo nel Paese, potendo al contempo alimentare quella confusione della quale non si avverte davvero il bisogno.

Vi è d’altra parte da evidenziare come, dal dibattito in corso ormai da lungo tempo, al di fuori dei canali istituzionali il punto di vista dei Prefetti, delle relative organizzazioni rappresentative, stenti a trovare ascolto, a iniziare dal circuito dei mass media.

E infatti, i risultati…

Se non interessa la nostra opinione, per cortesia, ci si risparmi almeno, si consenta la licenza, il canonico… “cornuti e mazziati”!

Rimaniamo disponibilissimi a un confronto serio e costruttivo.

Se qualcuno ne abbia interesse, siamo qui.

Roma, 17 luglio 2017”