Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…
Giorno/Notte, Luce/Buio.
La nostra esistenza?
Qualunque cosa si creda essa sia,
l’importante in definitiva è comunque viverla,
con ogni stilla delle nostre energie, finché ce n’è.
Per i nostri cari, per chi confida in noi.
Per noi stessi.
Anche, perché no?,
per essere eventualmente pronti se… Qualcuno dovesse chiedercene conto.
Non si sa mai.
Poi, in un qualsiasi momento,
in un qualsiasi luogo di una qualsiasi giornata,
spesso senza alcun preavviso,
ecco ad attenderci il destino,
magari sotto le imprevedibili sembianze di un distratto bus turistico.
Come è accaduto a Giorgio*,                          *De Francesco, collega
la mattina di quel 6 ottobre.
Certo, non poteva neanche lontanamente immaginare
che l’appuntamento fosse proprio lì,
nella sua Roma, in via Cavour,
all’altezza di un anonimo numero civico,
mentre, la moglie a fianco,
attraversava la strada sulle strisce pedonali,
come chissà quante altre volte.
È venuto a mancare così, all’improvviso,
senza forse neppure avere avuto il tempo di accorgersene.
Mancherà a chi gli ha voluto bene,
mancherà a chi ha avuto il piacere e il privilegio
di conoscerlo, stimarlo, apprezzarlo.
Mancherà.
Ci mancherai.
Riposa in pace.
Ciao.
Giorno/Notte, Luce/Buio.
Tic tac, tic tac, tic tac, tic tac…
Clic.
Game over!
(an.cor.)
  • Esercizi di lettura(dell’intorno), di Antonio Corona
  • La costellazione del Cigno Nero, di Maurizio Guaitoli
  • Lo spettro dello spread, di Paola Gentile
  • Le ragioni di una scelta, di Marco Baldino

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