a cura di Roberta dal Prato*

Lo scorso 27 maggio ha avuto luogo, presso il Dipartimento per le Politiche del Personale dell’Amministrazione civile e per le Risorse strumentali e finanziarie, un incontro concernente l’assegnazione dei 34 colleghi che sono stati poi promossi alla qualifica di viceprefetto, con decorrenza 1° gennaio 2019, nella seduta del Consiglio di Amministrazione del successivo 30 maggio.

Al tavolo, presieduto dal Vice Capo Dipartimento Vicario, Prefetto Maria Grazia Nicolò, hanno partecipato il Direttore Centrale per le Risorse Umane, Prefetto Anna Maria Manzone, altri viceprefetti in servizio presso lo stesso Dipartimento e i rappresentanti dei sindacati della carriera prefettizia.

Il Prefetto Nicolò ha rappresentato che l’Amministrazione ha inteso rendere note anteriormente allo scrutinio le sedi cui saranno destinati i neo-viceprefetti al termine del corso di formazione trimestrale, sedi per la cui individuazione si è ritenuto di dovere provvedere, prioritariamente, a colmare le carenze in organico delle Prefetture che registrano una percentuale di presenze effettive di viceprefetti fino al 67%, percentuale che tiene conto dei collocamenti a riposo previsti per l’anno in corso.

Ha sottolineato che l’Amministrazione si riserva di aggiornare l’elenco delle sedi, elaborato secondo il suddetto criterio, al termine del corso sulla base delle modifiche che interverranno sugli organici.

AP, al riguardo, ha manifestato perplessità dal momento che nel corso del lasso temporale tra la individuazione delle sedi e il completamento della procedura di assegnazione le consistenze in organico sono soggette a evidenti fattori di mutevolezza.

Ha inoltre posto in evidenza come sarebbe stato preferibile attendere l’entrata in vigore del nuovo decreto ministeriale di revisione del sistema di mobilità, che appunto prevede all’art. 10 che l’individuazione delle sedi avvenga anteriormente alle promozioni.

Il successivo 6 giugno, il Prefetto Nicolò ha presieduto, presso il cennato Dipartimento, un tavolo in seno al quale è stato presentato uno schema di decreto ministeriale contenente modifiche al d.m. 27 marzo 2006 di graduazione delle posizioni funzionali per la carriera prefettizia.

Il provvedimento mira a una valorizzazione dei profili di responsabilità connessi agli incarichi di Dirigente dell’Area I–Ordine e sicurezza pubblica in 28 Prefetture-Uffici territoriali del Governo**, attraverso l’attribuzione della fascia E)-super in luogo dell’attuale E).

Al contempo, opera una riduzione dei posti di funzione di fascia E)-super al Ministero attraverso il passaggio alla fascia E) di alcuni incarichi che sono stati individuati d’intesa con i Dipartimenti e gli Uffici di diretta collaborazione.

Prevede altresì il passaggio dalla fascia D)-super alla fascia D) dei tre posti di funzione di Componente della commissione per la progressione in carriera.

Il decreto contiene anche una norma finalizzata a favorire la copertura dei posti di funzione nelle Prefetture contraddistinte da una carenza di dirigenti prefettizi pari o superiore al 50% in relazione alle singole qualifiche, ovvero in sedi che presentano particolari esigenze connesse anche a eventi eccezionali, mediante l’attribuzione ad alcuni posti di funzione, con apposito decreto del Ministro, di fasce di graduazione di livello superiore, ai sensi dell’art. 20, comma 2,  del d.lgs n. 139/2000.

Al fine di introdurre un sistema più flessibile di suddivisione interna delle aree e degli uffici nell’ambito delle strutture centrali e periferiche del Ministero, lo schema prevede, infine, che, in presenza di motivate esigenze, si possano individuare con decreto ministeriale nuovi posti di funzione di viceprefetto o di viceprefetto aggiunto, a invarianza di dotazione organica, rendendo indisponibili altrettanti posti di funzione presenti nella stessa sede o ufficio.

AP ha posto in evidenza, in relazione agli obiettivi che il provvedimento proposto intende perseguire e alle relative modalità di attuazione, come le previsioni in esso contenute possano rappresentare un primo passo nel percorso volto a  favorire una migliore e più equa allocazione delle risorse sul territorio e avere carattere premiale nei confronti dei colleghi che in sede periferica sono quotidianamente chiamati a svolgere funzioni contraddistinte da particolare delicatezza e necessità di azioni immediate.

Ha sottolineato, inoltre, come AP abbia sostenuto costantemente e fin dalle sue origini la necessità di prevedere incentivi concreti, quali nella fattispecie il riconoscimento di una fascia superiore, atti a favorire adesioni alla mobilità e in genere a fronteggiare significative carenze in organico a livello periferico.

Peraltro, riguardo ai Dirigenti titolari di incarichi al Ministero per i quali il provvedimento prevede il passaggio dalla fascia E)-super alla fascia E), ha rappresentato la necessità che siano prese in considerazione misure a tutela della posizione degli stessi, come l’attribuzione di posti di fascia corrispondente che possano rendersi vacanti a seguito di prossimi collocamenti a riposo, o comunque un differimento nella decorrenza delle misure previste dal decreto in argomento.

*dirigente di AP-Associazione Prefettizi

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