di Maurizio Guitoli

A chi la “Capitana Nemo”?

Ai cultori mondiali del politicamente corretto, naturalmente.

E non importa se poi l’interessata abbia colpe oppure no.

Il santino della Carola è come quello che viene bruciato nei riti di iniziazione delle sette segrete: non importa di quali delitti ti sia macchiato o ti macchierai purché tu resti fedele al patto segreto che ti lega a noi, cioè al mainstream della globalizzazione delle frontiere aperte. Greta e Carola sono due epifenomeni che hanno le stesse identiche radici nell’utopia di chi crede che le questioni identitarie siano ormai un fatto superato, obsoleto e vituperabile. Sarà anche per questo che Francis Fukuyama(quello della Fine della Storia che, però, è infinita..) dedica il suo ultimo saggio, Identità, proprio a questo aspetto cruciale, in cui le questioni della diversità etnica, culturale, linguistica e sociale sono del tutto ineliminabili nell’Io autentico(singolo, di gruppo, di nazione) che si protegge, richiamandosi ai valori del nazionalismo, del sovranismo e del populismo, dalla utopia dell’ibridazione delle razze e del diritto del migrante economico di andare dove gli pare e piace.

Morale: le dieci, cento, mille Sea Watch sono destinate a ingigantire il fenomeno della chiusura delle frontiere nazionali oltre ogni limite oggi immaginabile, con tutte le tragiche conseguenze che verranno qualora si debba assistere a invasioni di massa dall’Africa e dall’America Latina con decine di milioni di migranti economici.

Nel caso di Carola e dei soloni di Bruxelles, che continuano a bacchettare l’Italia e le sue politiche dell’accoglienza, occorre dire forte e chiaro alcune cose fondamentali.

La prima riguarda la nostra Capitana scriteriata.

Dice il codice internazionale della navigazione che “ogni nave può navigare sotto la bandiera di un unico Stato ed è soggetta, in «alto mare» – virgolette mie – alla sua giurisdizione esclusiva”. Ergo: se i profughi imbarcati avessero formulato richiesta anche solo verbale di asilo in Olanda, la Capitana avrebbe dovuto prenderne immediatamente atto(l’Aja è Paese firmatario della Convenzione di Ginevra sui rifugiati!) e trasferire i suoi passeggeri in Olanda, per la esplicitazione delle relative procedure formali. Secondo aspetto: la complicità di fatto di Bruxelles e delle istanze internazionali laiche e religiose che si richiamano ai diritti dei migranti, ma che tacciono proditoriamente sulle responsabilità criminali dei nuovi trafficanti di esseri umani invece di invocare all’unanimità nei loro confronti, come si fece con la pirateria somala, il ricorso(con la benedizione Onu) alla forza armata europea e non solo.

Davvero per qualche pozzo di petrolio si sono messe su intere armate di liberazione del Kuwait e nessuno osa muovere un solo dito per cancellare dalla faccia della terra questa nuova barbarie nazista?

Mi spieghino Lor Signori, cortesemente..

Sui fantomatici Piani Marshall, infine…

L’Africa (e l’America Latina) sono infinitamente più ricche dei quattro soldi(qualche centinaio di miliardi) che l’Occidente vorrebbe impiegare per soccorrere quel(/i) continente(/i) che, in realtà, dovrebbe(/ro) soccorrersi da solo(/i), facendo giustizia in proprio delle “loro” élite locali corrotte che rendono quei popoli schiavi di ingiustizie e persecuzioni, condannandoli alla violenza, alla fame e alla miseria.

Quindi: cari burocrati di Bruxelles e dell’Onu, come si aiutano queste centinaia di milioni di oppressi a liberarsi delle loro piaghe politiche endemiche?

L’unica soluzione (culturale) che intravvedo è di selezionare i più meritevoli tra le loro giovani generazioni offrendo loro, attraverso un numero elevato di borse di studio, un percorso formativo di alta qualità presso le nostre università e istituti superiori affinché una volta diplomatisi, e sempre nel rispetto delle loro tradizioni, si facciano vettori dell’introduzione di modernità e progresso(intellettuale, politico ed economico) nei loro Paesi d’origine, interfacciandosi così ad armi pari con quell’Occidente che oggi li rifiuta in quanto non li ha potuti scegliere.

E come la mettiamo con la morte presunta della Balance of Powers tra poteri costituzionali? Per cui: chi è l’intruder tra politica e magistratura dopo lo scandalo Palamara?

Morale: c’era una volta la separazione di poteri. Ma oggi, per entrare dalla porta di servizio di Palazzo dei Marescialli, è sufficiente riferirsi a quella invenzione geniale di Nanni Loy e pronunciare la parola d’ordine “Mi manda Picone”. Anche se, per ora, non si conosce l’identità di questo Carneide, è lecito però porsi la seguente domanda: qual è l’investitore(cioè, colui che ha il potere di investire di un mandato speciale un quisque de populis) che ha autorizzato un politico di secondo rango a trattare niente di meno che le nomine dei più importanti procuratori capo degli uffici giudiziari territoriali italiani? E a quale titolo, in spregio alla Costituzione, si muovono l’uno e l’altro?

Da più parti si risponde: “così fan tutti e così si è fatto dal 1948 in poi”.

Questo vuol dire che l’Esecutivo comanda anche là dove espressamente non dovrebbe, nominando e piazzando uomini di propria fiducia nei posti chiave riservati al controllore indipendente, che valuta anche i reati (commessi o da commettere nei confronti dei quali un sorvegliante compiacente farà scadere termini o procederà a tempestive archiviazioni…) dei controllati politici  ai quali si è debitori a vita di favori e carriere. Ho sentito qualche scettico inguaribile dire che se si dovesse applicare letteralmente la “Spazza-corrotti” (ma non c’era un termine meno trash?) allora si dovrebbe tenere in galera mezza popolazione italiana.

In pratica, è come il grumo irrisolto e irrisolvibile dell’inconscio: ognuno si porta dietro una parte malvagia accuratamente blindata all’interno della sua chiocciolina vitale. Perché, forse, dico io, la cattiveria è un ingrediente ineliminabile dello spirito di sopravvivenza. E se poi dovessimo fare agire un Trojan(assonanza un po’… sporcacciona, non trovate?) in ciascuno delle decine di milioni di telefonini in possesso di infanti, giovani, adulti e vecchiardi italiani, allora, tranne qualche “santo” vero, finiremmo tutti davanti al giudice. Vedrete (Xi e il suo “Stato di sorveglianza” docet) tra un po’, magari con il 5G, tutti i nostri peccatucci veniali e soprattutto mortali saranno ben custoditi nelle casseforti digitali remote di qualche astuta Major della Silicon Valley, soprattutto nel caso che quel fantastico funambolo di Zuckerberg riuscisse a far digerire ai miliardi di individui che si trastullano in Facebook la sua nuova moneta digitale (la Cina già lo fa, non crediate!) sul prototipo dei bitcoin che, ormai, sono un ferrovecchio arrugginito a causa della loro estrema volatilità.

Ma veniamo a noi: si possono tagliare le mani a Picone e ai suoi intruder?

Visto che repetita iuvant (almeno a me, per razionalizzare la mia giusta ira) torno a un’antica passione: la riforma rivoluzionaria della P.A. a Costituzione invariata.

Basta creare un Albo Speciale per i dirigenti pubblici(i magistrati lo sono!) in cui sia una Autorità esterna, tramite un punteggio numerico assegnato “oggettivamente” sulla base di un set di parametri stabiliti dall’organo di autocontrollo, a fissare periodicamente il rispettivo ranking con aggiornamento annuale delle posizioni in elenco in base ai nuovi punteggi acquisiti. Alla Autorità spetta poi sovrintendere alla procedura di matching tra  incarichi disponibili e posizioni individuali all’interno dell’Albo. Per la procedura di assegnazione, una volta recepite in assoluta trasparenza le domande degli iscritti all’Albo, l’aggiudicazione del relativo incarico è automatica da parte della Autorità, in base al punteggio più alto o al sorteggio a parità di merito.

Così sistemeremmo a dovere Picone e la Costituzione sarebbe integralmente rispettata.

Ciliegina sulla torta: immaginate di estendere il suddetto modello meritocratico, indipendente e imparziale, a tutti gli incarichi apicali nello Stato e nella pubblica Amministrazione, compresi le nomine ai vertici delle Asl e delle Aziende pubbliche.

Pensate che gli intruder da una parte e dall’altra sarebbero contenti?

Loro no, ma Voi si!