di Maurizio Guaitoli

duxIl sogno ricorrente di molti milioni di Italiani?

L'avvento di un nuovo Uomo forte che metta finalmente in riga questo scombinato Paese.

Tuttavia, a me sembra che, in  un sistema bloccato come quello italiano, non vi sia (almeno in apparenza) alternativa all'attuale Governo. Infatti, non avrebbe molto senso porsi la questione di inventarsene di nuovo un altro, concedendo un mandato pieno a qualche fantomatico… Re di Bastoni d'identità (per ora?) del tutto ignota. Che, poi, sarebbe il quarto Esecutivo a nascere da una crisi extraparlamentare, sotto tutela del Quirinale. Perché se è vero che l'Italicum è legge dello Stato, quest'ultimo non può essere utilizzato, così com'è, per l'elezione di Camera  e  Senato  se  si  dovesse  andare  alle elezioni anticipate, a seguito dell'eventuale bocciatura del Governo sulla riforma costituzionale che riguarda l'abolizione dell'attuale Senato elettivo.

Dato che il numero di equazioni è molto minore rispetto al numero delle incognite non c'è una soluzione unica ma ne esistono, bensì, infinite.

Nella assoluta incertezza, la morale adottata dalla gente comune nei confronti della politica è: fate un po' quel che vi pare. Io non voto, vi disprezzo e penso solo a salvarmi il salvabile.

La democrazia delegata(rappresentativa, dicono…) è la più liberticida che esista, quando a decidere è una base ridicola di elettori. E l'Italicum, con una astensione in forte ascesa non rischia, forse, di essere proprio questo? Così, avverto che in giro c'è molta, ma molta voglia di… "Duce"(il Re di Bastoni che metta le cose a posto).

Almeno, si sa a chi dare la colpa di tutto a consuntivo! Che allegria, per un razionalista come me!

Da sistemare, diciamo così, "energeticamente" mi vengono in mente tre questioni.

La più recente(ma anche la meno significativa) è quella legata al diritto di esprimere pubblicamente il proprio dissenso. Manifestazioni anti-Expo come quella di Milano hanno dimostrato, per l'ennesima volta, come – in un clima di profondo malessere sociale – sia piuttosto facile infiltrare cortei di protesta, da parte di frange violente. Allora, come si fa a legare davvero le mani agli "spaccatutto" (tipo "Black- Bloc"), italiani e stranieri, che mettono a ferro e fuoco le moderne metropoli? Oltre ai rimedi proposti dal Governo attuale direi che sia prioritario l'ampliamento dello spazio penale europeo, in modo da legittimare fermi preventivi di 48/72 ore.

Poi, in aggiunta, basterà stabilire il rito immediato abbreviato per coloro che vengano arrestati in flagrante(in quanto mascherati, muniti di casco e di mazze) facendo pagare loro pro-quota i danni arrecati. Il relativo rilascio su cauzione sarebbe commisurato alla entità dei danneggiamenti complessivi prodotti. A proposito dei fatti di Milano Expo, mi fa un po' sorridere la reazione del responsabile del grande "brand" internazionale Rolex. Osservo: quanti delitti di microcriminalità ruotano sul furto, la rapina e lo scippo del famoso cronografo?

Farei la seguente proposta all'AD Rolex: se davvero si vuole ripulire il famoso brand si investano qualche decina di milioni di euro all'anno, per creare e far funzionare adeguatamente un'Agenzia di investigazione privata che collabori con le forze dell'ordine, per il recupero della refurtiva e  per scoraggiare il riciclaggio e la ricettazione dei pezzi  rubati.  Sarebbe  un'ottima  pubblicità, non trovate? Tra l'altro, si creerebbero nuovi posti di lavoro qualificati e si avrebbe una ragionevole speranza di assicurare alla giustizia un po' di malfattori. Ad adiuvandum, ogni orologio dovrebbe essere munito di un sistema miniaturizzato – tipo gps –  che, qualora se ne tentasse la disattivazione, danneggerebbe irreparabilmente i meccanismi interni.

Veniamo a cose più serie. Visto in quanti sono già saliti sul carro del vincitore, mi sembra ragionevole ipotizzare che il Segretario Pd sia destinato a stravincere le prossime elezioni politiche via Italicum(che, insisto, ha un suono sinistro, essendo un po' troppo vicino a.. "Italicus". Chi se ne ricorda?). Rimane una sola carta da giocare per chi non lo voglia: affondarlo bocciando la riforma costituzionale del Senato. Vista, poi, la Costituzione vigente, in caso di risicata approvazione, mi pare altrettanto scontato che l'M5S non si lascerà di certo sfuggire l'occasione di chiedere il referendum confermativo(basta 1/5 dei parlamentari di una Camera per richiederlo), anche se il Premier ha assicurato che sarà il Pd stesso a richiederlo.

Un po' curioso, no? Come se la mano destra ignorasse l'operato della sinistra! È pur vero, tuttavia, che la cosa sa tanto di alibi(tipo: La Volpe e l'Uva), dato che il Pd non troverà mai la maggioranza dei 2/3 in Camera e Senato per farla approvare senza rischi, al fine di impedire agli Italiani di esprimersi(come accadde con lo sciagurato "pareggio di bilancio", con cui si riformulò l'Art. 81 Cost.!). Bocciata la riforma del Senato cadrà automaticamente l'Italicum, dato che vale così com'è solo per la Camera!

Voteremmo, alla disperata, con il Consultellum?

Certo: caos garantito.

Però, poi, saranno tutti costretti a mettersi d'accordo, se non vogliamo finire come la Grecia!