a cura di Grazia Rutoli*

Si è svolta, nelle giornate del 21 giugno e del 5 luglio uu.ss., la procedura di concertazione relativa all’avvio di un bando ordinario di mobilità per 22 posti di funzione da viceprefetto presso sedi caratterizzate da una carenza di viceprefetti pari o superiore al 50% dell’organico previsto ovvero che presentino specifiche esigenze e situazioni di criticità.

Nel corso del primo incontro è stata nuovamente ribadita, da parte di AP, la ferma convinzione che il “sistema mobilità”, per come è oggi ancora disciplinato dal d.m. 3 dicembre 2003, sia del tutto inidoneo a far fronte al gravissimo problema  della carenza di dirigenti prefettizi che interessa soprattutto le prefetture-uu.tt.g.

A riprova di ciò si è osservato che, pur trattandosi di procedura di mobilità “ordinaria”, il principale criterio stabilito per la scelta delle sedi da mettere a bando è quello previsto per la mobilità cosiddetta “straordinaria” e, cioè, la grave carenza di personale prefettizio, intendendosi per grave carenza quella pari o superiore alla metà dell’organico.

In pratica, i due strumenti(mobilità ordinaria e straordinaria) risultano quindi pressoché equiparati.

Inoltre, le sedi proposte coincidono in gran parte con quelle oggetto di analoghe procedure svoltesi negli anni passati, ciò a conferma che l’impianto recato dal rammentato d.m. 3 dicembre 2003 non riesce in alcun modo a dare risposte serie e durature alle esigenze sopra evidenziate, soprattutto con riguardo alle situazioni di carenza ormai “cronica”.

Senza minimamente entrare nel merito delle sedi proposte, AP ha quindi ancora una volta sollecitato una riflessione comune sul tema, ribadendo la necessità di una revisione globale e organica delle regole che disciplinano la materia, richiamando la propria innovativa posizione sul tema e rinnovando la disponibilità a collaborare fattivamente per un complessivo riordino dell’intero sistema mobilità, che non sia avulso da altre importanti questioni collegate quali, ad esempio, la revisione dei posti di funzione nonché dei criteri per la promozione a viceprefetto e la nomina a prefetto.

Nel secondo e conclusivo incontro non si è registrato alcun passo avanti nella discussione che è rimasta, come sempre, limitata al numero delle sedi e dei posti di funzione da mettere a bando, ragion per cui AP ha dichiarato la propria indisponibilità alla concertazione.

Nella giornata del successivo 18 luglio, si è tenuto un incontro per la definizione dell’Accordo per la distribuzione delle risorse assegnate per fronteggiare le maggiori attività svolte dal personale della carriera prefettizia in occasione delle consultazioni elettorali tenutesi nell’anno 2016.

Dopo breve confronto, sono stati confermati i criteri generali previsti per l’utilizzo delle risorse assegnate in relazione a ogni tipologia di votazione, in quanto fondati su parametri oggettivi ed equitativi.

Sono stati confermati, altresì, i criteri-quadro già vigenti per la ripartizione delle somme assegnate alle prefetture-uu.tt.g., cui si orienteranno i singoli accordi in sede locale.

*dirigente di AP-Associazione Prefettizi