a cura di Alba Guggino*

3 dicembre(incontro in videoconferenza).

Esaminato, in videoconferenza, l’accordo per la distribuzione delle risorse assegnate per fronteggiare le maggiori attività espletate dal personale della carriera prefettizia in occasione delle consultazioni elettorali svoltesi nell’anno 2019.

All’incontro hanno partecipato il Prefetto Maria Grazia Nicolò, Vice Capo del Dipartimento per le Politiche del personale dall’Amministrazione civile e per le Risorse strumentali e finanziarie, il Dr. Giancarlo Verde, Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie e strumentali, il dirigente dell’Ufficio IV-Relazioni sindacali, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della carriera prefettizia.

AP ha valutato in termini favorevoli l’accordo, ritenendo condivisibili i criteri indicati dall’Amministrazione sull’utilizzo delle risorse assegnate in relazione a ciascuna tipologia di votazione.

11 dicembre(incontro in videoconferenza).

All’ordine del giorno, i criteri di scelta delle sedi per l’assegnazione dei 93 neo-viceprefetti aggiunti che hanno concluso il VI corso di formazione iniziale.

Alla riunione hanno partecipato il Prefetto Maria Grazia Nicolò, Vice Capo del Dipartimento per le Politiche del personale dall’Amministrazione civile e per le Risorse strumentali e finanziarie, il Prefetto Anna Maria Manzone, Direttore Centrale per le Risorse Umane, il dirigente dell’Ufficio IV-Relazioni sindacali, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della carriera prefettizia.

Il Prefetto Manzone ha introdotto l’incontro illustrando le modalità di individuazione delle sedi da parte dell’Amministrazione.

Le sedi interessate sono:

  • 62, per le quali è stata prevista l’assegnazione di un viceprefetto aggiunto;
  • 9, caratterizzate da una particolare criticità, per le quali è stata stabilita l’assegnazione di due viceprefetti aggiunti;
  • 5 capoluoghi di regione, individuati in base a significative problematiche o carenze, per i quali è stata definita l’assegnazione da due a quattro colleghi.

È stata considerata, in proposito, la presenza nelle sedi sia di viceprefetti che di viceprefetti aggiunti, al netto dei collocamenti a riposo previsti entro il 30 giugno 2021, nonché anche dei neo-viceprefetti che stanno frequentando il relativo corso che si concluderà a metà gennaio 2021.

È stato inoltre puntualizzato che tali sedi sono suscettibili di modificazioni in ragione della definizione delle procedure per il conferimento degli incarichi di capo di gabinetto.

Il Prefetto Manzone ha infine osservato che l’Amministrazione, nella consapevolezza di non poter risolvere con tali assegnazioni tutte le criticità presenti, ha ritenuto di fare una valutazione di più ampio respiro, considerando di affrontare le criticità ancora rimanenti nell’ambito della successiva assegnazione dei neo-viceprefetti.

AP ha fatto presente di concordare con la logica posta alla base dell’individuazione delle sedi di assegnazione dei neo-viceprefetti aggiunti, che tiene conto delle esigenze diverse delle Prefetture e intende affrontare le criticità specifiche attraverso una risposta differenziata in termini di numero di colleghi da assegnare per sede.

Ha altresì rappresentato l’importanza della corrispondenza tra il numero di posti individuati(93) e quello dei colleghi da assegnarvi, in quanto in tal modo risulta possibile garantire che tutte le sedi previste vengano effettivamente riempite secondo i criteri indicati.

Ha al contempo chiesto chiarimenti in merito alla percentuale di scopertura delle sedi incluse nell’elenco, sulla base della considerazione generale che tutte le sedi che presentano la scopertura considerata devono potervi rientrare e nessuna deve rimanere esclusa.

Nel fare riferimento poi alle sedi caratterizzate da situazioni di particolare criticità, ha posto in evidenza la significativa carenza di personale presso la sede di Crotone.

Ha infine concluso, evidenziando come le problematiche connesse alle esigenze di copertura dei posti di funzione delle Prefetture non possano essere disgiunte ancora una volta dalla inderogabile necessità di una riforma sostanziale dell’istituto della mobilità.

La stessa funzionalità della recente riorganizzazione dei posti di funzione, come il Presidente di AP ha esplicitato in altri incontri, non può prescindere infatti da un’adeguata graduazione e da una profonda ricostruzione dei meccanismi che regolano la cennata mobilità.

*Dirigente di AP-Associazione Prefettizi