L’Italia ripudia la guerra ma non gli armamenti.

Come dire, vietare di andare al mulino ma non di infarinarsi, anche se qui non si tratta di fare il pane ma armamenti.

Me ne sto accorgendo prendendo la direzione dell’Area I a Massa Carrara.

Non che mi procurino preoccupazione i cantieri della Oto Melara, Baglietto, Leonardo, Fincantieri o anche della nostra stessa Marina Militare, che sono anzi i più attivi in termini di occupazione e fatturato, anche in tempi di covid.

Mi fa invece specie il “singolare” regime autorizzativo delle licenze per il trasporto(leggi importazione-esportazione) di cui gode l’intero comparto, siano materiali esplodenti o componenti elettronici assemblati, come elencati dal r.d. n. 773/1931 ss.mm.ii. e relativo Regolamento.

Non sappiamo tutti che le licenze amministrative, specie quelle sui trasporti, hanno durata limitata durata di trenta giorni, al massimo tre mesi?

Invece, per quelle in questione vige la consuetudine che possano essere rilasciate, per ogni classe di prodotto indicato, per un anno intero e per un utilizzo plurimo(salva la comunicazione alla Questura dei quantitativi esplodenti da trasportare).

E poi, le istanze/richieste alla amministrazione, non vanno presentate in bollo, anzi due?

Anche qui il succitato Regolamento prevede in questi casi che la redazione in calce all’avviso alla Prefettura sia in esenzione.

Capisco l’avviso, ma perché la licenza di trasporto connessa(che richiede una breve ma necessaria istruttoria se non altro alle prefetture interessate)?

E qui viene il bello.

Da buon… genovese, gli aspetti fiscali mi interessano, è una questione di equità.

Ho trovato una vetusta interpretazione dell’Agenzia delle Entrate che avvalla l’esenzione citando il caso d’uso: cioè la licenza andrebbe in bollo solo se presentata all’Ufficio del Registro per la data certa(!).

Ma chi, ottenuta la licenza, andrebbe poi a registrarla come fosse un contratto tra privati?

Cosa c’entra il caso d’uso con le licenze amministrative?

Se tutti gli autotrasportatori che domandano la licenza in deroga per circolare nei fine settimana chiedessero la stessa applicazione del caso d’uso, addio alle marche da bollo da 16euro.

Anche la richiesta di tassa sulle concessioni governative, sul ccp 8003 filiale di Pescara, mi risulta totalmente desueta, anche se richiamata da una Circolare del 2018 a firma Gabrielli.

Le controparti redarguite su tali aspetti di dettaglio, mi hanno fatto pervenire fior di pareri delle “associazioni di categoria affiliate”: potentissime, di primo acchito!

Prima di elogiare gli Uffici centrali per le solerti e puntuali circolari sul controllo dei materiali pirotecnici di fine anno, mi preme rammentare la nostra funzione di controllo dell’ordine pubblico e sociale.

Sono convinto che il nostro stimato Presidente, sulla scia dell’altrettanto “voluto bene” Papa Francesco, ci ricorderebbe che l’art 11 della Costituzione afferma che, noi, si ripudia la guerra pressoché in tutte le sue forme!