di Antonio Corona*

scontroProbabilmente ritenendosi investito di chissà cosa, nonché depositario di verità assolute, non è la prima volta che il Si.N.Pre.F. si pregia di dispensare pagelle a dritta e a manca.

Pretesto?

Questa volta, la reperibilità.

Ovvero, il dialogo tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali per la redazione di un apposito protocollo.

Stando al Si.N.Pre.F., S.NA.Di.P. e AP sarebbero ree di averlo fatto naufragare – e con quale ignoto fine? – benché il risultato sembrasse ormai a portata di mano.

Non ultimo per il prossimo avvio del rinnovo del contratto del personale della carriera prefettizia, sede naturale di questa e altre questioni, un protocollo, il suddetto, del quale invero sfugge la concreta utilità, attesi anche gli afferenti profili di dubbia legittimità.

La disposizione di riferimento(art. 11, d.P.R. n. 105/2008), infatti, dettaglia partitamente i principî cui devono attenersi i conseguenti accordi decentrati(da stipularsi a livello degli uffici centrali e periferici interessati), ai quali la norma direttamente rinvia per le specifiche modalità applicative dell’istituto.

Nessuno spazio, quindi, per eventuali declinazioni ulteriori e intermedie della materia, prive pertanto di alcun valore cogente, e che, viceversa, potrebbero soltanto asfissiare una già circoscritta autonomia decentrata di negoziazione, autonomia essenziale invece per recepire la diversificazione delle situazioni in loco.

AP si è nondimeno accomodata disciplinatamente al tavolo non facendo mancare il contributo delle sue riflessioni, per provare, insieme, a dare almeno un verso alla possibile intesa su di un tema di per sé certamente importante e delicato.

Evitando, però, al contempo di ridurla alla sostanziale, mera riproposizione di principî generali già fissati dalla norma e che ben  possono  essere  modificati  e/o  integrati ma, come dianzi accennato, solamente in sede di negoziazione(v., art. 28/c.1, lett. d, d.lgs n.139/2000).

D’improvviso, come un fulmine a ciel sereno: “Iniziativa   sulla   reperibilità.   Appello   ai signor No per un concreto e responsabile esempio di unità sindacale”.

È il comunicato 3-17 del Si.N.Pre.F.. Scorrendone il testo: “(…) non riusciamo a capire come mai la nostra iniziativa, sulla quale vi è anche la positiva volontà dell’Amministrazione, non abbia incontrato  medesimo  interesse  da  parte  di altre sigle sindacali che, in alcuni casi, neppure hanno preso parte al tavolo di lavoro che ha redatto la bozza di intesa. Come Pilato si liquida la questione (…) vogliamo credere che le altre sigle decidano di svestirsi del ruolo del signor NO per contribuire ad un’iniziativa che è per tutti i colleghi della carriera prefettizia. Sporcandosi le mani, scendendo su un terreno ostico per cercare insieme di trovare le indicazioni di massima che possano costituire una guida per la disciplina locale della reperibilità. Il nostro, oggi, è un appello per un responsabile esempio di unità sindacale, dopodiché andremo avanti lo stesso, anche da soli, perché il tema non può aspettare né i pretenziosi né i dubbiosi.”.

Da rimanere a bocca aperta…

Un autentico, gratuito calcio negli stinchi.

E perché mai?

Con tali premesse, l’esito della successiva riunione sull’argomento era segnato, con AP, a quel punto, sebbene a malincuore, a manifestare la propria indisponibilità: grazie, esclusivamente grazie, al Si.N.Pre.F.!

Che, non pago, con il comunicato 6-17 rincara la dose:“I signori NO hanno colpito ancora! Con un blitz al tavolo tecnico sulla reperibilità  le  altre sigle sindacali rappresentative della carriera prefettizia hanno bloccato la definizione del protocollo d’intesa”.

Semplicemente stupefacente il passaggio: “E perché no, poi? Noi non lo abbiamo ancora capito!”.

Ma… ci sono o ci fanno?

Sindacalmente parlando, saranno mica duri di comprendonio?

La posizione di AP non è stata, non è, né intende essere dettata da un qualsivoglia spirito di rivalsa, per quanto pure umanamente comprensibile.

Tuttavia, nonostante le migliori intenzioni e sebbene tenendo comunque sempre bene e primariamente presenti esigenze e aspettative dei colleghi – nel caso di specie e per quanto detto, non salvaguardate dalla stesura del protocollo in parola – risulta assai improbo dialogare e concludere qualcosa con interlocutori di siffatta foggia.

Come si legge nel richiamato comunicato 6-17, il protocollo dovrebbe dare risposta alle seguenti, principali domande: “(…) Chi deve svolgere la reperibilità? In cosa consiste il servizio? Il diritto al riposo compensativo? L’articolazione del turno di reperibilità? (…)”.

E a cosa dunque servirebbe il citato art. 11, d.P.R. n. 105/2008?

Sempre che non si pretenda di emendarlo surrettiziamente con una semplice “intesa”.

In allegato al comunicato, il Si.N.Pre.F., senza previamente consultarsi con chicchessia pur trattandosi di un documento di lavoro partecipato da altri soggetti, invia la bozza di protocollo ai colleghi perché possano farsene una opinione.

AP se l’è fatta.

Ancora di più, dei modi con i quali il Si.N.Pre.F. troppo spesso pretende di imporre le sue priorità nella agenda dei lavori.

Almeno, non imputi poi agli altri sconfitte e fallimenti ascrivibili per intero e in esclusiva ai suoi atteggiamenti e comportamenti.

Le questioni sono altre? Una tra di esse?

La mobilità.

Ancora disciplinata da uno sciagurato e obsoleto d.m. risalente al 2003, all’epoca sì co-redatto proprio dal Si.N.Pre.F. – AP non esisteva ancora – che, in oltre dieci anni di ininterrotta vigenza, ha pesantemente contribuito alla desertificazione delle prefetture, frustrare le legittime aspettative di colleghi dimenticati sul territorio ad ambire concretamente a sedi di gradimento, e che fin dalla  sua  nascita  vede  AP  impegnata, purtroppo finora senza tangibili risultati, per una sua sostanziale revisione.

Il Si.N.Pre.F, con i suoi improbabili comunicati, prova non di rado a scaricare su altri responsabilità del tutto ed esclusivamente sue.

A immergersi in siffatte perle di pretese innocenza, saggezza, virtù, sembra quasi di sentire riecheggiare nell’aere: “Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”.

A proposito, chi lo diceva? Ah, sì, un certo… Joseph. Joseph Goebbels.

*Presidente di AP-Associazione Prefettizi

p.s.

Per completezza di esposizione, si riporta un ulteriore, ampio stralcio del lunare comunicato 6-17 del Si.N.Pre.F.: “(…) Convocati mercoledì u.s. per la discussione del testo del protocollo d’intesa, che noi riteniamo essere un buon risultato, le altre sigle sindacali hanno dichiarato di NON essere intenzionate a sottoscrivere il testo. Siamo amareggiati, davvero, perché eravamo ad un passo dalla definizione di un risultato davvero importante, dal dare un segnale di attenzione ai colleghi che gli altri sindacati hanno deciso di NON appoggiare, asserendo che la reperibilità NON costituisce un problema, che è già ampiamente normata e che altre sono le questioni da affrontare! Noi, invece, riteniamo che la reperibilità sia una questione rilevante, spesso fonte di guai giudiziari o disciplinari per i colleghi. Definire alcuni punti, inevitabili, e vederli trasfusi e adattati nei singoli  accordi decentrati costituirebbe un  passo in avanti! Ribadire che vi è un diritto irrinunciabile al riposo compensativo in caso di presenza in servizio in giorno non lavorativo è un punto di forza per i colleghi che, magari in sede, trovano contrarie opinioni sedimentatesi nel tempo; dare indicazioni orientative sull’articolazione  dei  turni  può  favorire l’individuazione di soluzioni organizzative più consone ai colleghi e alle singole sedi; ribadire i diritti delle colleghe neomamme può aiutare quando spesso vengono ignorate le norme a tutela della genitorialità. Eppure tutto questo non è di interesse  delle altre organizzazione sindacali; durante la riunione non si è potuti scendere nel merito del contenuto del protocollo e delle indicazioni ivi contenute per un leale e costruttivo confronto. Diversamente, abbiamo dovuto subire la solita propaganda generalista e per niente costruttiva del signor NO. (…)”

Eh, quanta pazienza ci vuole con questo Si.N.Pre.F.…