a cura di Roberta Dal Prato*

Il 10 aprile u.s. si è tenuto, presso il Dipartimento per le Politiche del personale dell’Amministrazione civile e per le Risorse strumentali e finanziarie, un incontro, concernente la proposta dell’Amministrazione di modifica del decreto ministeriale 3 dicembre 2003 recante la disciplina della mobilità dei dirigenti della carriera prefettizia, presieduto dal Capo Dipartimento Prefetto Luigi Varratta, alla presenza del Vice Capo Dipartimento Vicario Prefetto Maria Grazia Nicolò e del Direttore Centrale per le Risorse Umane Prefetto Anna Maria Manzone.

Da tale proposta, che prevede soltanto limitati interventi sulla disciplina vigente, emerge che l’impianto mobilità resterebbe pressoché inalterato.

Di seguito le principali novità proposte.

Mobilità volontaria(allo stato, definita ordinaria).

Nella domanda si possono indicare solo due preferenze e non più tre. La partecipazione a una successiva procedura, una volta avvenuto il trasferimento, è preclusa per due anni e non più per uno soltanto. Viene meno l’indennità di trasferimento, che resta invariata esclusivamente per la mobilità straordinaria e per i trasferimenti a seguito di attribuzione di posti per vicario e capo gabinetto. La rinuncia da parte del funzionario che si è utilmente collocato in graduatoria è consentita, entro sette giorni dalla pubblicazione della graduatoria stessa, solo per “gravi ed imprevedibili circostanze sopravvenute attinenti la salute propria o dei prossimi congiunti o il lavoro del coniuge non legalmente separato nonché del convivente dalla cui unione siano nati figli riconosciuti”. Nelle ipotesi in cui intervenga l’anzidetta rinuncia, l’Amministrazione conferisce l’incarico “al dirigente che si è collocato nella medesima graduatoria con il punteggio più elevato e che non sia risultato assegnatario di alcun incarico”. Il differimento del trasferimento, nelle ipotesi di uscita da sede con gravi carenze, non è più previsto per un massimo di nove mesi ma di cinque.

Incarichi di vicario e di capo di gabinetto.

La individuazione dei posti fiduciari, nel caso di insediamento di prefetto, avviene d’intesa con il Capo Dipartimento del Personale, entro il termine non più di quindici ma di quarantacinque giorni dall’insediamento medesimo. Si tiene conto, ai fini dell’individuazione, “della pluralità di incarichi espletati proficuamente in più sedi di servizio” e dell’“eventuale adesione a procedure di mobilità per sedi con gravi carenze di organico”.

Assegnazione neo-viceprefetti.

Al termine del corso di accesso alla qualifica di viceprefetto i funzionari sono assegnati alle Prefetture–Uffici territoriali del Governo per un periodo di permanenza non inferiore a due anni. L’Amministrazione, entro il termine di chiusura del procedimento di valutazione comparativa per la promozione alla qualifica superiore, individua le sedi di assegnazione, peraltro riservandosi di procedere “all’aggiornamento delle medesime a seguito delle modifiche nel frattempo intervenute nella relativa consistenza organica”.

Criteri di mobilità, di cui all’Allegato A).

Non sono proposte variazioni se non riguardo alla “Anzianità”, per la quale i punti totali sono innalzati da 1 a 1,20(0,15 punti per ciascun anno).

AP ha posto in evidenza come nel corso degli anni sia stata più volte ribadita la necessità di affrontare la questione in argomento attraverso una strategia globale, strutturata su interventi organici e di ampio respiro, proprio muovendo dalla convinzione, di semplice dimostrazione, secondo cui la mobilità, così come attualmente disciplinata, non rappresenti uno strumento idoneo ad affrontare il gravissimo problema delle carenze di personale dirigenziale.

Alcune osservazioni sono state espresse relativamente ad alcuni aspetti della proposta.

Riguardo alla attribuzione degli incarichi di diretta collaborazione con il Ministro e i Capi Dipartimento, è stato sottolineato come per essi non venga previsto il ricorso all’interpello, a differenza di ciò che avviene per la individuazione dei titolari di posti fiduciari sul territorio.

Attenzione è stata altresì posta sul sistema di scorrimento delle graduatorie previsto nei casi di rinuncia degli utilmente collocati, che potrebbe prevedere dei correttivi nel rispetto delle graduatorie, pur con l’inconveniente di divenire più laborioso e meno agile come tempi di attuazione.

*dirigente di AP-Associazione Prefettizi