di Maurizio Guaitoli

Innanzitutto, AUGURI vivissimi per il prestigioso incarico, Signor Ministro!

Al Tuo arrivo, Ti accoglie una società civile completamente diversa e notevolmente più complessa, rispetto a quella che conoscemmo al momento del nostro ingresso in carriera. Una Società, quella di oggi, fin troppo rapida, perché “numerizzata” nei suoi possibili, imprevedibili cambiamenti: nella quale, cioè, i progressi scientifici e tecnologici vanno esponenzialmente più rapidi rispetto alle nostre capacità di metabolizzarli e di assimilare i cambiamenti in atto che tale dinamica comporta. In un tessuto connettivo così fondamentale della comunicazione pubblica, caratterizzato dal tempo reale di reazione che coinvolge via social network decine di milioni di persone, occorre re-imparare il ristoro delle distanze tra eventi travolgenti e le conseguenti misure razionali di risposta, perché i ragionamenti di chi governa(come Ti è stato dato mandato di fare, oggi e negli anni a venire, da Ministro dell’Interno) non possono meramente coincidere con le urgenze emotive, anche se del tutto legittime e comprensibili, dell’Opinione Pubblica. Pertanto, il migliore augurio possibile che io possa farTi è di sapere saggiamente costruire(sia individualmente, che collegialmente assieme all’Esecutivo di cui fai parte) adeguate politiche di risposta, sia amministrative sia di governo, per la tutela delle istanze ordinarie e delle emergenze che riguardano la convivenza civile, l’Ordine e la Sicurezza pubblici, al fine di rispondere alle domande sempre più pressanti e non più rinviabili di una società italiana, europea e occidentale, in preda alle più gravi crisi sistemiche intercorse negli ultimi 75 anni di pace.

Condividendo senza riserve le riflessioni del nostro caro amico comune, Antonio Corona, in merito alle riforme urgenti, di ordine strutturale e organizzativo, di cui necessita nell’immediato la manutenzione e l’upgrading della Rete Prefetture, con particolare riferimento all’assoluta necessità di ottimizzazione ed equilibrata redistribuzione nel territorio delle risorse umane, finanziarie e organizzative disponibili(da conseguire anche attraverso una gerarchizzazione funzionale sul territorio del suo modus agendi), non mi resta dal mio punto di vista che aggiungere una nota quanto mai personale.

Le enormi potenzialità aperte e offerte, come risposta alla crisi pandemica da Covid-19, dal ricorso alla “numerizzazione” pubblica e privata del lavoro, con l’estensione generalizzata (assolutamente impensabile qualche anno fa!) del così detto smart-working, apre anche nel caso del nostro Ministero orizzonti di modernità che rappresentano una occasione storica da non perdere.

Mi riferisco, in tal senso, all’introduzione anche all’interno della nostra grande macchina organizzativa di innovative procedure di programmazione delle attività amministrative relative al lavoro a distanza, con particolare riferimento alle tecniche più evolute per la realizzazione del sistema a cascata di assegnazione degli obiettivi, che discendono, cioè, dal vertice apicale degli organi di governo, per poi arrivare fino alle singole diramazioni dirigenziali di base.

In tale ottica, vanno letteralmente rivoluzionati gli organismi e le tecniche oggettive per la verifica a consuntivo dei risultati e dei meriti individuali e/o di gruppo(privilegiando i lavori per team di profili interdisciplinari), in grado, se correttamente impostati e realizzati, di rendere la P.A. pienamente funzionale e sempre più prossima alle esigenze amministrative del Cittadino.

Di nuovo, tantissimi, carissimi Auguri, caro Matteo, di buon lavoro!