di Francesco Palazzolo

Desidero preliminarmente esprimere tutto il mio cordoglio per il tragico incidente occorso nella discoteca Lanterna Azzurra Clubbing a Corinaldo, in provincia di Ancona, che ha determinato la morte di cinque ragazzi e di una mamma.

Entrando nel merito della questione, appare sempre più consolidato il rapporto tra incidenti spesso mortali in assembramenti e locali pubblici e imprevidenza che vi sta alla base.

Nella mia lunga attività di Presidente di Commissioni di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, al fine della più consona trattazione degli affari all’ordine del giorno, ho sempre fatto notare ai relativi componenti che è meglio essere un po’ più “avvocati del diavolo” prima che la disgrazia accada, che doverlo essere dopo, cioè a incidente avvenuto.

Stando almeno a quanto riportato dagli organi di informazione, la tragedia del Lanterna Azzurra non sarebbe ricollegabile a errate autorizzazioni o licenze di agibilità del locale in questione, ma a situazioni relative all’esercizio del locale stesso, quali il sovrabbondante numero di pubblico presente rispetto a quello consentito.

A tal riguardo, si ricorda che, prima dell’avvio di esercizio di un locale stabilmente (o non) attrezzato per pubblici spettacoli e/o intrattenimenti, il Comune territorialmente competente rilascia afferenti autorizzazione e agibilità dopo aver acquisito il parere favorevole della competente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, in base al combinato disposto degli artt. 68 e 80 del T.U.L.P.S. e 141-143 del relativo regolamento di esecuzione.

Per scongiurare analoghi eventi in futuro, il problema da affrontare concretamente è quello di un più adeguato sistema di controllo delle condizioni di sicurezza dei locali in parola.

Per esempio, attraverso un più frequente controllo da parte delle Commissioni di Vigilanza a termini dell’art. 141/1°c., lett. e), del predetto regolamento di esecuzione, che prevede l’ipotesi di autonomo intervento della Commissione che invece, negli altri casi, si attiva solo su richiesta del Sindaco.

Inoltre, onde controllare il rispetto del numero massimo di affluenza del pubblico prescritto dalle suddette Commissioni, per il quale è stata rilasciata dal Comune l’agibilità, all’ingresso di ogni locale in argomento andrebbe affisso il numero massimo di capienza, in modo che sia visibile a tutti, pubblico e organi di controllo.

Accanto, un display connesso a un dispositivo conta-persone che, superato il numero massimo di affluenza, con apposito segnale, allerti le Autorità di Polizia, in modo da consentirne il tempestivo intervento nei modi ritenuti più opportuni.

Semplici misure preventive, quali quelle brevemente esposte, possono ridurre, se non persino eliminare alla radice, eventuali rischi per la sicurezza riconducibili al sovraffollamento.