a cura di Grazia Rutoli*

apIl 9 febbraio scorso, su richiesta di AP, si è tenuto un incontro sindacale, presieduto dal vice Capo Dipartimento per le Politiche del Personale, Prefetto Claudio Sgaraglia, per la concertazione sui criteri generali per la nomina a prefetto.

Sull’argomento AP ha sempre contestato il sistema e i criteri attualmente vigenti per l’inserimento nell’elenco degli idonei alla nomina a prefetto, in quanto eccessivamente ampi e inclusivi. In adesione alle nostre osservazioni e proposte di modifica, la Commissione Consultiva(ora soppressa) nel 2010 auspicò l’istituzione di “criteri fortemente selettivi” e ciò indusse AP, unica fra le OO.SS. presenti, ad addivenire alla concertazione. E, ancora nel 2011, la stessa Commissione confermò l’intento di “introdurre gradualmente criteri più rigorosi per individuazione dei funzionari idonei alla nomina a prefetto” al fine di pervenire “alla definizione di una rosa più stretta e qualitativamente elevata di nominandi”.

Purtroppo, agli intenti non sono seguiti i fatti tanto è vero che in questi anni la situazione è rimasta immutata e anche per il 2016 i criteri proposti dall’Amministrazione sono rimasti sempre gli stessi: limite massimo di 64anni di età; permanenza di almeno 5anni nella qualifica di viceprefetto; conseguimento del massimo nelle schede di valutazione relative al quinquennio d’interesse; svolgimento nel quinquennio di almeno un incarico di fascia E-super per un anno, oppure di almeno 2 incarichi in fascia E(di cui solo uno per almeno 1anno) al centro e sul territorio o, in alternativa, in due sedi periferiche.

In relazione a tanto, AP ha manifestato la volontà di non concertare, evidenziando ancora una volta la propria ferma contrarietà a criteri che non consentano alcuna selezione meritocratica e determinano viceversa un appiattimento delle singole vicende professionali degli aspiranti alla nomina.

Ha quindi nuovamente richiamato le osservazioni e proposte già formulate sul tema – finalizzate a rendere più “stringenti” i citati criteri – quali in particolare:

  • istituire un tetto massimo al numero di colleghi da proporre per la nomina(il tetto minimo è già previsto ex lege nella misura del doppio dei posti disponibili);
  • dare più riconoscimento ai funzionari che hanno ricoperto, per un significativo periodo di tempo, incarichi di maggiore rilievo(in fascia E-super, D e D-super), diversificando le loro esperienze sia presso gli uffici centrali sia sul territorio, in sedi geograficamente diverse(sul punto è necessario però garantire a tutti la possibilità di accedere alle posizioni funzionali più elevate);
  • valorizzare l’impegno e il sacrificio dei colleghi che hanno aderito alla esigenza della Amministrazione di supportare sedi con gravissime carenze di personale.

A conclusione dell’incontro, la Amministrazione ha comunicato l’intenzione di aprire a breve il tavolo sindacale sul Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato 2013(sul punto, AP aveva in più occasioni sollecitato l’avvio del confronto) nonché la partenza, presumibilmente dopo le festività pasquali, del Corso di formazione per 50 Consiglieri, suscettibile di ampliamento ad altri 48 idonei.

*dirigente di AP-Associazione Prefettizi