di Antonio Corona

In Cerini, piccioni, governo, elezioni, proporzionale, “maggioritario”, nella precedente raccolta de il commento, lo scrivente aveva tracciato una ipotesi(Governo istituzionale a larghe base e rappresentanza parlamentare) che sembra stia finora reggendo alla prova dei fatti.

L’incarico esplorativo, in prospettiva M5S/centrodestra, affidato dal Presidente Mattarella al Presidente del Senato Casellati, si è concluso infruttuosamente.

Quello ora conferito al Presidente della Camera Fico, stavolta in chiave M5S/PD, potrebbe in definitiva rivelarsi un ulteriore tassello verso la composizione del mosaico allora immaginato.

I possibili effetti della attuale decisione del Capo dello Stato?

Indurre Di Maio(M5S) e Salvini(Lega, con o senza centrodestra) a rompere gli indugi, pena il ritrovarsi definitivamente (entrambi) tagliati fuori.

Altrimenti, stabilire i presupposti per una maggioranza M5S/PD(partito, quest’ultimo, dato troppo anzitempo per spacciato, come osservato nel contributo prima ricordato).

Nella eventuale, riscontrata impraticabilità concreta anche di siffatta combinazione, ultimo mandato esplorativo – magari, viene da pensare, di nuovo al Presidente del Senato Casellati – per una intesa centrodestra/PD.

Nel caso (ancora) di fumata nera, presa d’atto/constatazione del fallimento di tutte le opzioni sul tavolo.

Ergo, stavolta “imposto” dalle circostanze, costituzione di un Esecutivo istituzionale(del Presidente, insomma) a larghe base e rappresentanza parlamentare.

Difficile per chiunque, a quel punto, chiamarsi fuori.

Programma di governo?

Ridotto all’osso.

Temi, quelli aventi caratura divisiva – riforma/abrogazione legge Fornero, reddito di cittadinanza, flat tax, immigrazione, diritti civili, ecc. – rimessi alla iniziativa delle diverse forze politiche e, di volta in volta, a maggioranze a geometria variabile, senza alcun coinvolgimento di Palazzo Chigi.

Incarico per la formazione del nuovo Gabinetto?

Più o meno, 30 aprile o 2 maggio.

Premier?

Gentiloni o affini, non fosse altro per il garbo istituzionale, che di questi tempi davvero non è poco, che tra l’altro ben si intona con quello del Presidente Mattarella.

Squadra?

Profondamente rinnovata, con alcune importanti conferme.

“Ma dai…

Neanche il divino Otelma