depenalizzazioneLettera aperta, in data 23 marzo 2016,
del Presidente di AP-Associazione Prefettizi, Antonio Corona,
all’On.le Ministro dell’Interno, Avv. Angelino Alfano
 

“”Onorevole Signor Ministro,

si è pienamente consapevoli del terribile momento che l’Italia, l’Europa, il mondo democratico intero, stanno, stiamo attraversando.

Mentre si scrive, non smettono di rimbalzare dallo schermo le immagini dell’ennesimo, efferato crimine terroristico, questa volta a Bruxelles.

Ci stringiamo forte alle vittime e ai loro cari.

Ci uniamo a Lei, fino in fondo, in questa difficile prova cui è chiamato anche il nostro Paese, ancora una volta in prima linea.

Il tempo, nondimeno, scorre inesorabile, tiranno e ci impone, doverosamente, di rimettere con urgenza alla Sua attenzione una questione che sta suscitando forte preoccupazione.

 

È ormai in vigore il decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 8, recante Disposizioni in materia di depenalizzazione, a norma dell’articolo 2, comma 2, della legge 28 aprile 2014, n. 67.

Con la depenalizzazione di numerosi reati, ciò comporta il trasferimento di una notevole mole di fascicoli dagli uffici giudiziari a quelli, tra gli altri, delle prefetture che, entro novanta giorni dalla loro ricezione, dovranno provvedere alla “rinotifica” degli atti ai presunti trasgressori.

Si consideri che tutte le violazioni saranno corredate da una sanzione che non potrà mai essere inferiore nel minimo ai 5.000euro.

Nel mentre occorrerà continuare comunque ad attendere alla già impegnativa quotidianità, comprenderà senz’altro, quindi, cosa potrebbe accadere nel caso di non avvenuta rinotificazione nei termini previsti.

Un danno erariale cui sarebbero chiamati a rispondere i competenti uffici prefettizi con l’unica colpa, in realtà, di non essere riusciti a fare fronte alla considerevole quantità di atti – relativi tra l’altro a fattispecie finora non trattate e bisognevoli dunque di un minimo periodo di rodaggio – pervenuti dalle sedi giudiziarie nelle quali quegli stessi atti si sono accumulati nel tempo.

“(…) è di tutta evidenza che le innovazioni introdotte dal provvedimento di cui trattasi (…) sono destinate a produrre un gravoso impegno applicativo per gli uffici delle Prefetture preposti alla trattazione delle pratiche afferenti il sistema sanzionatorio amministrativo, già ora oberati da carichi di lavoro che, come in più circostanze e da più Sedi rappresentato, denotano criticità sia nella fase di adozione dei provvedimenti sanzionatori sia con riferimento alle attività di riscossione dei crediti erariali conseguenti all’irrogazione di sanzioni pecuniarie. (…)”, si legge nella circolare ministeriale diramata sul territorio proprio in questi giorni.

In relazione a tanto, si appalesa quanto mai urgente e necessaria almeno una soluzione transitoria, analoga a quella adottata a suo tempo in materia di “assegni a vuoto”, che ebbe a escludere, per gli atti pervenuti dagli uffici giudiziari, la responsabilità contabile.

Certi della Sua sensibilità, confidiamo in una tempestiva iniziativa nei sensi auspicati.

Nel rimanere a disposizione per quanto occorra e nel rimanere in attesa di cortese riscontro, si porgono deferenti saluti.

(Antonio Corona)
Presidente di AP-Associazione Prefettizi””